lunedì 11 febbraio 2008

Par condicio?


Proprio cinque minuti dopo che Enrico Mentana, a Parla con me intervistato da Serena Dandini, aveva finito di dire che a suo avviso le televisioni non sono poi così importanti per creare il consenso, su Rete 4 andava in onda, montato ad hoc, il comizio di sabato di Silvio Berlusconi, interrotto ogni due minuti da scroscianti applausi, che è riuscito a dire financo che "la politica è un teatrino, anzi un baraccone, torneremo al governo per scalzare i parrucconi e terminare le cose buone che abbiamo fatto nei nostri cinque anni di esecutivo" (una promessa o una minaccia?); il memorabile (e abusivo, dato che Rete4 trasmette fuorilegge da qualche anno) discorso è terminato con una standing ovation alla frase "se non ci fosse stato Mastella il signor Prodi sarebbe ancora al governo, la riconoscenza è un nostro valore anche in politica" e con un preoccupante braccio destro teso.
Sempre sulle reti Mediaset, Studio Aperto delle 12.30 parlava, nella parentesi politica, di Diliberto che criticava Veltroni, mentre a destra nessun accenno alla dipartita di Casini e a quella probabile di Storace, frizzi e lazzi invece per il nuovo "Popolo della libertà". Un paio di settimane fa il pubblico di Buona Domenica, tra un dibattito scientifico e l'altro, regalava applausi a profusione alla prima diapositiva del Cavaliere e dispensava fischi all'immagine di Romano Prodi, mentre la direzione de Le Iene censurava un'intervista di Alessandro Sortino a Elio Mastella (in vista di un'alleanza?).
Ora, con tutto il rispetto che si può avere per uno che da giovanissimo è stato vicedirettore del Tg2 (grazie a Craxi?) e che dopo pochi anni prese in mano il Tg5 facendolo diventare il secondo Tg italiano, perché Mentana, se le televisioni non contano o contano poco, Berlusconi continua a tenersele strette? E perché Mentana, lei fu mandato via dal Tg5 e rimpiazzato da Carlo Rossella, che garantiva evidentemente una direzione molto più filoberlusconiana? E perché Fede sermoneggia ogni sera mostrando 365 metodi diversi all'anno di sesso orale, in barba a fior di sentenze che condannavano Rete4 ad andare sul satellite? E perché Biagi, Santoro e Luttazzi furono cacciati via a calci dalla tv su richiesta del Trapiantato nonostante ascolti altissimi?
Evidentemente perché la tv nella costruzione del consenso conta, eccome se conta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che ti meravigli... nella politica vige la regola del " indo cojo cojo"!

un saluto


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