lunedì 16 giugno 2008

Governo ombra, opposizione fantasma


Finalmente! Dopo circa due mesi di governo e un paio di emendamentini nascosti qua e là e poi ritirati - quello sul patteggiamento e quello per salvare Rete4 - finalmente il nostro premier esce allo scoperto e tira fuori, per mano dei due appositi soldatini Vizzini e Berselli, un bell'emendamento al decreto sicurezza che bloccherà il processo Mills, in cui Berlusconi è accusato di corruzione giudiziaria. Secondo il Capo, si tratta di "un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti", come se i reati più gravi fossero anche i più recenti, e bisogna approvarlo assolutamente perché il processo Mills è "l'ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un tribunale anch'esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria". Da come ne parla, sembra quasi che sia sicuro di essere condannato.
Ma non è mica finita qui: oltre all'emendamento che blocca i processi, abbiamo anche il Lodo Schifani-bis, quello che bloccava i processi alle alte cariche dello Stato, già dichiarato incostituzionale dalla Suprema Corte e ora rispolverato in pompa magna. Qualcuno, dalla parte dell'opposizione, ha già ricordato al premier che quel lodo era incostituzionale, e che se proprio vuole ripresentarlo, dovrà farlo come legge costituzionale. Veltroni, caduto dal pero per l'occasione, si è detto "stupito" per le ultime mosse del governo (Rete4, intercettazioni, lodo ammazzaprocessi, deliri leghisti sull'Europa) ed ha addirittura minacciato di interrompere il dialogo. Casini si è detto invece dispiaciuto del fatto che ora, per colpa di questa piccola magagna del premier, non si potrà che "rompere quel clima di collaborazione istituzionale che si era ben avviato tra maggioranza e opposizione".
Che peccato. Io non so dove abbia vissuto il signor Veltroni negli anni dal 2001 al 2006, come non so se lo stesso sappia che le reti Mediaset sono di proprietà di Berlusconi e non di Confalonieri, come non so se sappia che "il principale esponente dello schieramento politico a noi avverso" è implicato in un paio di processi nei quali rischia di venire condannato durante il suo governo, fatto che renderebbe l'Italia ancora più ridicola di quanto non sia già. Ma so benissimo una cosa, e cioè che i suoi elettori, chi ha votato Pd come chi ha votato Italia dei Valori, sapevano chi è Berlusconi, e per questo non lo hanno votato. Ci si può scannare finchè si vuole sulle ragioni politiche o sociali di una sconfitta - anzi, di più sconfitte dato che la destra continua a vincere in tutte le amministrative - ma se Veltroni e i suoi non si rendono conto, come sta facendo invece Di Pietro, che Berlusconi pensa solo ai suoi interessi e che con lui non si può dialogare, non solo si getterà l'Italia definitivamente nel cesso, ma si manderà anche Bellachioma al Quirinale. E sui libri di storia. Opportunamente revisionati.

Nessun commento: