domenica 11 gennaio 2009

Dopo le rivelazioni, la pioggia di insulti. Alla persona sbagliata

MORI (SOTTO PROCESSO) RESPONSABILE PER LA SICUREZZA AL COMUNE DI ROMA. MORASSUT (PD): ALEMANNO RIFERISCA IN CONSIGLIO
ROMA, 11 GEN - «La notizia che il responsabile della sicurezza del Comune di Roma generale Mario Mori, nominato dal sindaco Gianni Alemanno, è sottoposto a processo a Palermo imputato di favoreggiamento aggravato nei confronti dell'ex capo di Cosa nostra Bernardo Provenzano è un fatto serissimo che non può essere lasciato inosservato». È quanto afferma il segretario regionale del Lazio e deputato del Pd Roberto Morassut che chiede un «chiarimento urgente». Nel precisare che «un processo in corso non significa colpevolezza, e questo principio per noi è indiscutibile, e pur rispettando il lungo percorso del generale Mori al servizio dell'Arma riteniamo tuttavia necessario - sottolinea Morassut - un chiarimento urgente. Pensiamo che il sindaco debba assumersi pubblicamente la responsabilità della sua scelta e riferire quanto prima in sede istituzionale sull' andamento della vicenda giudiziaria che vede coinvolto il generale e i suoi possibili sviluppi, affinchè nessuna ombra gravi sulla persona chiamata in causa e sull'istituzione capitolina che ha deciso di avvalersi della sua consulenza, e sulla trasparenza ed efficacia delle politiche per la sicurezza del comune così fortemente invocate dallo stesso Alemanno». (ANSA).

ALEMANNO: PD INFANGA SERVITORE DELLO STATO
ROMA, 11 GEN - «Morassut si potrebbe risparmiare di emettere simili comunicati, che infangano pretestuosamente onesti e gloriosi servitori dello Stato come il generale Mori». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «A prescindere dal fatto che il processo non ha nulla a che vedere con i compiti assegnati dal Comune di Roma al generale Mori, è del tutto evidente - spiega Alemanno - che un rinvio a giudizio non può infangare la dirittura morale di questa persona, di cui sono profondamente convinto». «Per cui - sottolinea Alemanno - non devo rispondere in Consiglio Comunale, perchè mi sono già assunto le responsabilità di questa nomina, che peraltro segue ben più importanti incarichi attribuiti al generale Mori da altre realtà istituzionali, anche quando il procedimento giudiziario era già cominciato». (ANSA).

GIRO (PDL): LA SINISTRA NON HA PIU' NIENTE DA DIRE
ROMA, 11 GEN - «La sinistra in Campidoglio non ha più molto da dire e da proporre e allora si arrampica sugli specchi e si inventa casi che non esistono come quello del generale Mori». Così Francesco Giro, sottosegretario di stato ai beni e alle attività culturali. «Morassut invece di chiedere l'ennesima convocazione straordinaria del Consiglio comunale - dice Giro - impegnato a risanare la disastrosa eredità di Veltroni, farebbe meglio a ricordare che il generale Mori è stato l'uomo che ha reso possibile la cattura del capo mafia Totò Riina nel 1993. Che sempre il generale Mori è stato completamente assolto insieme a Sergio De Caprio, noto come capitano Ultimo, dall'accusa di favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra per la mancata perquisizione del covo di Reina. E che il processo che lo vede ora coinvolto per la mancata cattura di Provenzano è in corso e non si può condannare qualcuno prima della sentenza definitiva, altrimenti non si tratterebbe di un processo equo ma di un teorema politico». (ANSA).

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